La Danza del Vajra è una forma di meditazione unica il cui scopo è armonizzare l’energia dell’individuo. Viene eseguita su un mandala che rappresenta la corrispondenza fra la dimensione interna di ciascun individuo e la dimensione esterna in cui viviamo. La precisione nei movimenti, insieme all'energia del suono e della melodia, veicolano la mente verso la contemplazione. In questo modo armonizziamo i tre aspetti principali della nostra esistenza (corpo, energia e mente), ritroviamo serenità e un profondo rilassamento. La dolcezza nell’esecuzione e l'immediatezza dell’esperienza sono caratteristiche del sentiero dello Dzogchen.

 

 

Video di Izabella Jaroszewska / Editing di Mirella D'Angelo/ Testi di Prima Mai e Izabella Jaroszewska/ Musica di Constantino Albini, Prima Mai.

La danza Vajra può essere praticata su un mandala da un massimo di dodici danzatori, sei uomini e sei donne. Seguendo precise sequenze di passi, gli uomini si muovono soprattutto in senso orario e le donne in senso antiorario. I movimenti sono coordinati dal suono delle sacre sillabe (mantra), che si possono trovare nei testi originali dell'insegnamento Dzogchen. In occasioni speciali, i danzatori possono indossare i costumi di multicolori originali della Danza del Vajra. 

Chögyal Namkhai Norbu ha insegnato diverse Danze del Vajra. Per esempio, nella Danza per il Beneficio degli Esseri, i cui corsi sono aperti a tutti, dodici praticanti, sei femmine e sei maschi, danzano insieme su un mandala di cinque colori che rappresenta la corrispondenza tra la dimensione interna dell'individuo e la dimensione esterna del mondo. Li accompagnano la musica e il canto del mantra dei Sei Spazi di Samantabhadra (il Buddha primordiale).

Vajra è un termine sanscrito che può essere tradotto come "condizione indistruttibile", condizione che nell'insegnamento Dzogchen corrisponde alla nostra vera natura, la reale condizione di tutti i fenomeni, che è non duale ed è al di là  del giudizio e del pensiero concettuale.

La Danza del Vajra è espressione del principio della pratica Dzogchen, ossia la contemplazione. Chögyal Namkhai Norbu ha detto a questo proposito: “Nei testi antichi dello Dzogchen troviamo la descrizione di varie Danze del Vajra che venivano praticate a quei tempi. Successivamente solo un numero esiguo di queste danze sono rimaste una tradizione ancora viva in alcuni monasteri. Una danza del Vajra è generalmente considerata una danza sacra ed è presentata come tale. Questa Danza del Vajra è collegata alla pratica della contemplazione o quello che chiamiamo stato dello Dzogchen".

 

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