Merigar si estende per circa 60 ettari di terreno in una zona che va dai 600 ai 930 metri di altezza, in una valle che fronteggia il monte Labbro e ha alle spalle il Monte Amiata.

La cura del verde, dei campi, dei boschi, la regimentazione delle acque e così via in un'area così vasta necessita di interventi e gestione costante. 

Negli ultimi anni, durante l'ideazione e i rilievi utili alla realizzazione del progetto del Sentiero della Consapevolezza, a Merigar sono state avviate impegnative attività di pulizia dalla vegetazione infestante, di recupero del sottobosco e di manutenzione e valorizzazione degli esemplari arborei più significativi. La pulizia ha consentito innanzitutto di poter procedere ai rilievi topografici dei luoghi interessati dai tratti morfologicamente più difficili del sentiero, rilievi indispensabili per poter realizzare un’efficace progettazione del percorso.

 

L’attività di manutenzione forestale intrapresa, debitamente autorizzata, ha fatto anche emergere le criticità idrauliche del sito. L’antico impianto di regimazione e raccolta della acque sorgive ad uso agricolo, costituito da condotte di intercettazione e sollevamento e da bacini di accumulo, è risultato ormai largamente ammalorato e la conseguente diffusione superficiale a spaglio delle acque meteoriche sui suoli, nel tempo già impoveriti dalle pratiche agricole e di pastorizia e caratterizzati da substrati argillosi, ha compromesso il già rado manto erboso e alterato profondamente la percorribilità delle aree specialmente nel tratto a valle del sentiero. L'aumento dell'intensità  delle piogge degli ultimi anni ha inoltre provocato vari smottamenti e una frana di notevoli dimensioni che ha interessato l’area a sud del Gönpa, sopra il boschetto, e ha fatto precipitare terra e piccole rocce nell’invaso torrentizio sottostante. I tracciati degli scolmatori montani che attraversano il podere, scendendo da monte verso valle, hanno mostrato invasi ingombrati da tronchi caduti e vegetazione infestante.

La crescita incontrollata di vegetazione infestante (rovi e rampicanti) aveva preso il sopravvento rendendo impraticabili luoghi e percorsi; tale condizione impediva non solo la parziale praticabilità dell’area, ma anche la percezione stessa del contesto attraversato. La manutenzione forestale ha reso percepibili, prima occultati dall’inselvatichimento della vegetazione, due bacini di raccolta delle acque sorgive, il maggiore, quasi un piccolo laghetto, nel fondovalle antistante la Casa gialla e il piccolo invaso minore antistante la nuova strada carraia a valle della Casa gialla e antistante il fabbricato della sauna. I due invasi rappresentano ora indubitabilmente punti d’interesse paesaggistico rilevanti oltre che di potenziale valore simbolico sia per la presenza dell’acqua sia per il riferimento all’antica conduzione agricola del podere.

È ormai evidente la criticità della situazione ambientale di Merigar e sono necessari interventi su vasta scala, con mezzi adeguati, con gli indispensabili permessi e rispettando le tempistiche e scadenze imposte dalla Regione Toscana.

Se vuoi puoi partecipare anche tu con una donazione, questo il conto bancario:

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