Comunità Dzogchen di Merigar

 

Il ritiro con Yeshi Namkhai è terminato. Per mesi, da quando abbiamo appreso che ci sarebbe stato un ritiro, ci siamo incontrati, in presenza e su zoom, cercando di immaginarci come sarebbe stato, come organizzarci, che tipo di risposta avremmo potuto aspettarci dalla Comunità. 

Avevamo come base i blueprint dei numerosi e frequentatissimi ritiri con Chögyal Namkhai Norbu, ma la situazione non era la stessa, per tanti motivi; quindi abbiamo cercato di usare la nostra immaginazione e il nostro buon senso, ci siamo aiutati a vicenda e abbiamo chiesto aiuto ai praticanti che erano stati in passato coinvolti nell’organizzazione…insomma, è stata una sfida bellissima e appassionante; sapevamo di avere addosso gli occhi di tutti, e abbiamo cercato di fare del nostro meglio.

Il ritiro è stato bellissimo. Il tempo inclemente, con pioggia quasi continua per tutti i sei giorni non ha scalfito minimamente la gioia di tutti i partecipanti…un dettaglio, la pioggia, quasi insignificante.

La fatica e l’impegno di tutti non sono però stati meno reali; senza voler dimenticare o sottovalutare il lavoro di nessuno dei quasi cento karmayoghisti che hanno dato vita a questo evento, con un grandissimo impegno.

Ora ci siamo tutti presi un momento di riflessione, per riprenderci dalle fatiche fisiche ed emotive che sempre un ritiro di Insegnamenti così intenso comporta. Una Trasmissione e un Insegnamento così essenziale dà l’opportunità a tutti  noi di approfondire il senso e il valore della Comunità Dzogchen, cui apparteniamo. Ed ora?

Difficile dire quali aspettative erano state riposte su questo ritiro; senz’altro diverse da persona a persona, resta il fatto che abbiamo ascoltato gli Insegnamenti di Yeshi Namkhai con emozione e con la consapevolezza di essere tutti immersi nella Trasmissione, in continuazione con quanto Chögyal Namkhai Norbu ha insegnato per quasi cinquant’anni.

Ascoltare è il primo passo, poi segue la riflessione, che  sarà individuale e collettiva e richiederà tempi che non è possibile prevedere; tuttavia abbiamo ricevuto chiare e preziose indicazioni, sulla pratica e sul nostro essere Comunità. Ci auguriamo che queste riflessioni siano fruttuose e che portino un impulso e una gioia per andare avanti nella pratica e a manifestarne i frutti nel mondo in cui siamo integrati.

A Merigar impronteremo i programmi delle attività in conformità a quanto abbiamo compreso dalle parole di Yeshi Namkhai; cercheremo di valorizzare l’enorme eredità di Chögyal Namkhai Norbu conservata nell’Archivio di Merigar, mettendola a disposizione in modo organico e coerente.

Continueremo a valorizzare le risorse di Merigar rendendole più produttive e facendo Merigar sempre più bella, autonoma e godibile per tutti; ci metteremo al servizio di quanti vorranno condividere i nostri valori e fare insieme a noi un percorso di crescita.

 

Tenere aperte le tre porte Insegnamenti Dzogchen con Yeshi Namkhai a Merigar

(da the Mirror 160)

Merigar, il primo Gar della Comunità Dzogchen fondata da Chögyal Namkhai Norbu tra le verdi e aspre colline toscane, è stata la sede del recente e attesissimo ritiro di insegnamenti Dzogchen tenuto da suo figlio, Yeshi Namkhai. Il ritiro di sei giorni, che si è tenuto dal 12 al 17 maggio 2023, è stato il primo grande evento internazionale a svoltosi dopo la scomparsa di Chögyal Namkhai Norbu nel settembre 2018 ed è stato frequentato con entusiasmo da oltre 1.000 partecipanti provenienti da tutto il mondo, dalle Americhe all’Europa, attraverso le steppe fino alla Cina, con oltre 2.000 connessioni webcast e 8.000 collegamenti zoom online ogni giorno. L’insegnamento è stato tenuto in italiano con traduzioni in inglese, giapponese, ungherese, russo, ceco, francese, cinese, ucraino, polacco e tedesco.

L’imprevedibile tempo primaverile, che ha portato pioggia copiosa e temperature invernali per tutto il tempo, non è riuscito a smorzare la gioia dei presenti a Merigar per questo evento unico. Sebbene il tempo abbia creato alcuni ostacoli immediati, come l’allagamento dell’ampia area di parcheggio, gli organizzatori del ritiro avevano preso meticolosamente tutte le misure per fronteggiare tutti i possibili scenari, tra cui la creazione di una mappa con una serie di aree più piccole si parcheggio sparse lungo la strada di campagna che conduce al Gar. C’erano anche veicoli navetta per il trasporto tra la strada principale e il Gar e per aiutare le persone con scarsa mobilità ad arrivare al Gönpa.

Poiché si prevedeva un numero elevato di partecipanti per le infrastrutture di Merigar, a partire da febbraio è iniziata una pianificazione dettagliata per accogliere un gran numero di persone e le loro esigenze durante i sei giorni. Poiché lo spazio all’interno del Tempio della Grande Liberazione di Merigar non era sufficiente per tutti, sono stati organizzati altri due spazi per ospitare i partecipanti, all’esterno del Gönpa e in una grande tenda con un enorme schermo video. I praticanti hanno ricevuto braccialetti blu, rossi o gialli, ogni colore indicava il posto a sedere per le singole sessioni di insegnamento a rotazione. Sembrava complicato il primo giorno, ma ha funzionato bene per tutto il ritiro.

L’organizzazione è stata gestita meticolosamente da 120 volontari divisi in varie squadre che si sono occupate dei molti aspetti che hanno fatto sì che il ritiro si svolgesse senza intoppi e in modo confortevole per tutti: l’assistenza al parcheggio, l’accoglienza con tè caldo, snack e colazione, la squadra del pranzo, le pulizie, il servizio di assistenza all’interno del Gönpa, le comunicazioni che includevano due gruppi WhatsApp per la messaggistica istantanea, il team Merigar Info, la registrazione e il team Ganapuja. Anche il comune di Arcidosso è stato molto disponibile e ha messo a disposizione un veicolo navetta gratuito per tutta la durata del ritiro e ha provveduto regolarmente a raccogliere i rifiuti.

L’aspetto più significativo è stata l’atmosfera gioiosa e pacifica tra tutti i partecipanti che, nonostante le estreme difficoltà meteorologiche, sono rimasti allegri e collaborativi e hanno contribuito in modo determinante al buon svolgimento dell’intero evento.

Nel corso di dieci sessioni di insegnamento tenute nel Tempio della Grande Contemplazione, Yeshi Namkhai ha parlato di diversi aspetti dell’Insegnamento Dzogchen che molti dei partecipanti al ritiro già conoscevano, ma basandosi sulla propria esperienza e in modo tale da permettere a coloro che avevano già una certa conoscenza di rinfrescare la propria pratica e visione. Aveva preparato un programma ampio e dettagliato che copriva diversi aspetti legati alla sua esperienza personale e li ha presentati in modo semplice e diretto. Come ha spiegato nella prima sessione dell’Insegnamento, l’obiettivo di questo programma era di permettere a chi ascoltava gli Insegnamenti per la prima volta di raggiungere una certa conoscenza e a chi li seguiva da alcuni anni di acquisire una base.

Il ritiro si è concluso con il canto del Vajra e con una standing ovation da parte di tutti i presenti, che si è protratta per diversi minuti e che ha dimostrato quanto questi preziosi Insegnamenti Dzogchen siano preziosi e significativi per tutti coloro che li seguono.

A nome di tutti coloro che hanno seguito questo ritiro di persona o online nelle loro case, vorremmo estendere i nostri profondi ringraziamenti a tutti coloro che sono stati coinvolti nell’organizzazione che ha reso possibile questo evento. Ma soprattutto rivolgiamo la nostra più profonda gratitudine a Yeshi Namkhai per aver condiviso con noi la sua esperienza e la sua conoscenza senza limiti. È stato un momento importante e significativo per tutti noi.