Il Gönpa di Merigar

Il Tempio della Grande Contemplazione (in tibetano ཏིང་འཛིན་ཆེན་མོ་) è stato concepito, ideato e progettato da Chögyal Namkhai Norbu ed è stato inaugurato da S.S. il Dalai Lama nel maggio del 1990.

È situato su un’altura, circondato da colline che gli fanno da corona, in una posizione propizia al centro della valle che separa due suggestivi e leggendari rilievi, il monte Amiata e il monte Labro. Questa posizione è stata accuratamente scelta in base ai criteri della geomanzia tibetana.

Costruito in legno, vetro e rame, è stato decorato secondo lo stile tradizionale dell’arte tibetana, ma è unico nel suo genere: peculiari sono infatti la forma ottagonale, la scelta dei materiali e le figure e i simboli ivi raffigurati.

 

Video credits: Windhorse

Il termine Gönpa indica per estensione ogni tempio, grande o piccolo che sia, e designa il luogo ove ci si dedica alla pratica spirituale e allo svolgimento delle attività collettive.

L'entrata principale del Gönpa si trova rivolta verso est, dove sorge il sole e dove il Buddha rivolse lo sguardo al momento dell'illuminazione. L’esterno è decorato con simboli astrologici e protettivi, e con sillabe e mantra scritti in caratteri ornamentali, utilizzati in Tibet soprattutto per riprodurre il sanscrito, chiamati landza.

 

 

Sulle colonne di ingresso, ad esempio, sono dipinti in oro i diagrammi del sipaho, che si considera liberino e scongiurino le circostanze avverse. Sulla maggior parte dei portali sono iscritti dei mantra che hanno la funzione di purificare e influire positivamente su chi entra. Inoltre, a seconda della direzione in cui è esposto il pannello, vi sono sillabe collegate agli esseri sottili che si considera presiedano quella direzione dello spazio.

All’interno, in corrispondenza degli otto lati del tempio, sono raffigurati numerosi maestri appartenenti a diverse tradizioni, buddhiste e non buddhiste. Tutti questi maestri sono stati individuati da Chögyal Namkhai Norbu perché hanno avuto contatto con l'insegnamento Dzogchen. Particolare rilevanza ha il pannello a ovest dipinto con grande maestria da Dugu Choegyal Rinpoche, maestro e artista tibetano rinomato in tutto il mondo. Qui sono raffigurati Samantabhadra (in tibetano kun tu bzang po) e Vajrasattva (in tibetano rdo rje sems dpa’) con i Dodici Maestri primordiali dello Dzogchen, origine di questo specifico insegnamento, ultimo dei quali è il Buddha Śakyamuni. All’estremità sinistra di questo stesso pannello è raffigurato Shenrab Miwo, il fondatore della tradizione pre-buddhista del Tibet, Bön. 

 


A sudovest sono rappresentati i maestri del lignaggio dello Dzogchen Semde con al centro il maestro Garab Dorje; sul lato sud sono raffigurati i maestri della scuola antica, i Nyingmapa, con al centro Guru Padmasambhava fiancheggiato da Mandarava e Yeshe Tsogyal; sul lato nord, intorno alla figura centrale di Machig Labdrön, sono raffigurati gli “scopritori di tesori” o tertön collegati come lei all’insegnamento del Chöd. A nordovest sono raffigurati sia maestri appartenenti al lignaggio dello Dzogchen del Bön, sia maestri dello Dzogchen di tradizione buddhista: in questo settore si trovano due dei principali maestri di Chögyal Namkhai Norbu, Rigdzin Changchub Dorje e Ayu Khandro. A sudest troviamo i maestri della scuola Kagyüpa con al centro Marpa e il suo famoso discepolo Milarepa; a nordest sono raffigurati i Sakyapa con al centro Sachen Kunga Nyingpo; sul lato est è rappresentata la scuola Kadampa-Gelugpa alla quale appartiene il quattordicesimo Dalai Lama, Tenzin Gyatso, qui raffigurato. 

 

Sulle nervature che sostengono la volta sono dipinte varie divinità dall'aspetto pacifico, feroce e gioioso e, in caratteri tibetani, alcune sillabe a esse collegate. Infine, sulla volta, dal fiore di loto ad otto petali posto al centro, si dipartono grandi raggi che vanno a definire otto triangoli la cui base è rivolta nelle otto direzioni dello spazio. Su di essi sono iscritti i mantra provenienti dai più importanti tantra segreti dello Dzogchen e per trascriverli è stata utilizzata una speciale scrittura, una versione stilizzata e squadrata dell’alfabeto tibetano, chiamata ‘phags pa dal nome del suo ideatore, Drogön Chögyal Phagpa.

Potete trovare una descrizione dettagliata del Gönpa, dei suoi simboli, mantra e decorazioni nella pubblicazione Il Tempio della grande contemplazione, Shang Shung Edizioni. In questo libro trovate anche le biografie e descrizioni dei 146 maestri e protettori dipinti.

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